mercoledì 27 novembre 2013

PRA DE LA VAL

Mi fermo a rifiatare dopo questo travolgente avvio. Esco e vado a farmi un giro tra gli alti abeti di pra de la Val o Grassuretta come citano sulle cartine topografiche. E' davvero un mondo magico. Cammino mi fermo, mi guardo intorno.
 Cerco di ascoltare il silenzio e le mille flebili voci che escono da esso.
 Percorro un esile sentiero dove un filo di terra si sostituisce ai muschi ed agli aghi d'abete.
 Sembra di camminare ovattati su una soffice neve dove non esce rumore di passaggio.
Francobolli di sole s'insinuano tra i fitti rami e vanno adar luce dove si posano
 C'è un senso di smarrimento, di sensazioni che ammaliano.
Poi d'improvviso escono ruderi di casere al pari di templi maya. Testimonianza del tempo che fu, amarcord di vita virgiliana.
 Una fontana con filo d'acqua che sgorga tiene appeso il passato.
 Cince con lieve canto si spostano di ramo in ramo, sospinte da un filo di vento.
 Raggi di sole diventano spettri fumosi.
 Poi ritorno sui miei passi come uscendo da un tempo sospeso...

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