domenica 30 novembre 2014

PICCOLE RAPIDE

Pronti con kajak, caschetti, giubbotti...magari anche una paperella, che non si sa mai!...e si parte sulle rapide.
 Vuoi mettere scendere le impetuose e tumultuose acque, riempirti di bolle e schiume, sentirti il frizzantino liquido dello Stien?..altro che Niagara.
Eh si; non mi faccio mancare niente.
 Oggi provo questa ebbrezza.
 Le rocce sono così piene di crespe che il liquido si elettrizza e fila via celere e d io via a seguirlo più spedito che mai.
 Anzi come si dice da queste parti, via a tutta anda!

PAVIONE

Con i suoi 2334 m. il Monte Pavione è la cima più alta delle Vette Feltrine,
 Dai suoi crinali si sviluppano tre direttrici di creste: Verso occidente si prolunga al monte Vallazza e va ad interessare gli alti circhi glaciali di Monsampiano, Càneva e Cavarèn ed oltre il Vallon di Aune facente parte del bacino idrografico del torrente Cismon.
A SW invece parte il segmento che attraverso il perno di Col di Luna prosegue a meridione fin sopra la testata della Valle di Lamen.
 Ad oriente invece continuerà fino a Cima Dodici da cui partirà oltre Passo Piétena un avamposto che chiuderà il circo glaciale di Busa delle Vette nelle cime di Piétena e Pavionét. Tutto questo corollario di cime andrà a convogliare il proprio apporto idrico alla succitata Busa delle Vette il più conosciuto circo delle vette vicino al rifugio alpino del Cai di Feltre intitolato al geologo Giorgio Dal Piaz.
 La Parte settentrionale dei monti insistono invece sul Primiero, nella Val Noana immissaria sempre del bacino del Cismon.
 La forma delle cime è del tipo collinare in quanto formata da formazione geologica del Biancone, calcare relativamente giovane e facilmente aggredibile da agenti esterni (neve, ghiaccio...) che lo modella agevolmente.
 Il paesaggio è a prateria.