lunedì 25 novembre 2013

TEMPI PASSATI

Tanto tempo fa qui mica c'era tutto questo bosco fitto.
 Fino ad una cinquantina d'anni fa v'era prato. 
Non giravano sfaccendati escursionisti, ma gente che si sudava la pagnotta. 
Non silenzi rotti solo dal fruscio del vento, ma suoni di campanacci, muggiti, "sacramenti" di malgari, abbaiare di cani, rumori di attività varie e si annusavano profumi di polenta, odore di resina bruciata, fragranze di letame.
 Vacche che venivano ad abbeverarsi alle mie acque arrivando in parata come la corazzata Potemkin.
 Bovari che attraversavano con l'abbigliamento casual del tempo, braghe di fustagno rattoppate all'inverosimile, colorate di " bruna grassa", con camicia girata fino ai gomiti, cappello di paglia logoro e "vis-cia" in mano per dirigere il traffico degli armenti. 
Donne con lunga sottana e cesto in mano.
 D'intorno erba verde piena di fioriture colorate, pestata, brucata.
 Su in alto sui pendii si sentiva il suono delle manere dei boscaioli che tagliavano alberi per poi farne carbone sul luogo, altri falciavano erba su magri zerbi esposti. 
Lo sparo sull'Alpe di qualche solitario cacciatore.
 Ah!... Nostalgia del tempo che fu.

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