Ma mi vergogno a farlo vedere ed allora prendo a pretesto la naturalità del luogo e mi nascondo, ascoltando il canto del defluire delle acque.
Grossi massi, ammassati qua e là da qualche forza erculea fanno al caso. E poi la vegetazione qui è talmente caotica che sembra di stare in una giungla impenetrabile...
Questo luogo è davvero selvaggio e per questo ha un fascino accattivante.
E come direbbe il Sommo vate: "Ahi quanto a dir qual era è cosa dura / esta selva selvaggiae aspra e forte/ che nel pensier rinova la paura!"
Sotto i sassi, quasi nascoste, delle risorgive che impaludano il declivio dove scorrono. Ciò sarà una costante pressochè lungo l'intero mio percorso. Una Manna!!!
Faccio un'ampia svolta e mi dirigo verso meridie correndo più tranquillamente.
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