Scorro al riparo di giganti di roccia posti qua e là.
Il tratto è un pianoro che si fa largo tra le scarpate dei pendii circostanti, quelli che scendono dai terrazzamenti di Ramezza e quelli dai monti che dividono questa valle da quella di Lamen, ossia lo spartiacque tra me ed il mio collega: il Colmeda.
Sul mio lato destro risiede una bella conca ingentilita da un piccola faggeta ed in alto passa il sentiero che porta all'Alpe e chi vuol dare una occhiata in basso può ammirarmi.
I dintorni qui sono meno caotici; qualche bravo architetto ambientalista si è esercitato a sistemare gli oggetti con cura. Sono baldanzono di questa mise più elegante!
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