esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!"
E così mi ritrovo a " perigliare", scontrandomi in una ridda inacessa di massi di tutte le dimensione di una frana antelucana.
Costretto a spaccarmi in mille rivoli, a perdermi negli interstizi, a sparire in claustrofobici anfratti, a ricompormi, a ridividermi nuovamente.
Erbe, cespugli intricati, rami spezzati che ostacolano la via.
Lo scorrere che diventa inquietudine, ansia,mi perdo e mi ritrovo in una gabbia dove non sembra esservi via d'uscita ...e poi ritrovo il cielo, nuvole in alto che vagano libero e torno libero anch'io.
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